1- Solita domanda iniziale per metterti
a tuo agio: sei un Villain, ma sei davvero cattivo? Qual è la cosa
più cattiva che hai fatto in vita tua?
Non voglio finire in prigione, Michele.
2- Mettiamo le carte in tavola, sei
forse il Villain che conosco da meno tempo, una cosa di te mi ha
sempre incuriosito, mentre gli altri (me compreso) siamo dei grezzi
materialisti con gravi problemi di egocentrismo (io soprattutto) tu
sei l’unico di noi ad avere anche un lato spirituale; visto che si
parla sempre e solo di fumetti fra di noi, ne approfitto per
chiederti come e quanto questo tuo lato influisce sul tuo lavoro?
E io non sarei un materialista con
gravi problemi di egocentrismo? Ma che persona pensi di conoscere?
Scherzi a parte, sperimento diverse
pratiche spirituali, preferisco parlarne il meno possibile, ma ti
racconto un episodio che riguarda il lavoro.
Ho iniziato a conoscere voi Villain
pochi mesi prima del Napoli Comicon 2012. Durante quel periodo, non
riuscivo a fare una scelta: Fare Se Sei Vivo, Spara! e lanciare
l'etichetta con voi, o fare 32 pagine per un privato inglese. Un
lavoro che non sarebbe mai stato pubblicato, ma che mi avrebbe
fruttato tremila sterline. Era impossibile integrare i due lavori con
gli impegni già presi. Ero molto confuso, non sapevo proprio cosa
scegliere. Dopo una serie di pratiche di comunicazione (sulle quali
mi censuro per non finire al C.I.M.) è uscito che la Villain era la
cosa migliore per me. Ho salutato tremila sterline e girato l'altro
lavoro a un mio amico. Sinceramente, ero parecchio perplesso, ma dopo
un anno e mezzo rifarei la stessa scelta. La Villain è la più
stimolante (e delirante!) esperienza che mi sia capitata nei fumetti,
ed è un avventura condivisa il gruppo di persone più bello che ho
mai conosciuto nell'ambiente. Inoltre, il mio amico, che all'epoca
era indeciso se continuare o no a provare a fare fumetti, è riuscito
a campare per un bel po' grazie a quel lavoro. Insomma, con qualsiasi
cosa ho comunicato quel giorno, aveva ragione lui.
3- Dopo una domanda tanto impegnativa
ecco che svacchiamo sul serio: X-Men o Avengers?
X-Men tutta la vita. I personaggi di
Claremont mi hanno cresciuto. Fumo per colpa di Wolverine e Gambit. Da piccolo volevo sposare una donna con la cresta dopo essermi
innamorato di Storm. Tutte le testate mutanti del periodo d'oro
(Excalibur e i Nuovi mutanti, che roba!) hanno lasciato un'impronta
indelebile nel mio cuore. Ho anche continuato a leggere gli X-Men
durante tutto il periodo Lobdell, nella speranza che riuscisse prima
o poi ad avere qualche guizzo di sceneggiatura degno di nota, ma quel
guizzo non arrivava mai e dopo Onslaught, lasciai stare per un po'.
Sotto la gestione Morrison mi sono di nuovo innamorato dei mutanti.
Tuttora, se trovo una testata X che mi piace, sono un bambino felice.
Negli ultimi anni, sia X-Force che X-Factor mi hanno dato delle
grandi soddisfazioni.
4- Ed ora una domanda nerd all’autore
di Se sei Vivo Spara: come è possibile che una roba tanto fica come
i vampiri abbia fatto la fine che ha fatto oggi? Secondo te come si
può arginare il fenomeno dei vampiri effemminati?
Quando frequentavo il Liceo, uscì al
cinema Intervista Col Vampiro. Andammo a vederlo in gruppo, a noi
maschietti era piaciuto, ma la natura frocia dei rapporti
Lestat/Louis/Armand ci aveva fatto storcere il naso. Alle ragazze,
invece, piaceva tanto quella dinamica tra i personaggi e sono sicuro
che la Meyer era una proprio una di queste signorine. Ha il merito di
averci visto lungo e di aver trovato un pubblico enorme. Per quanto
la sua visione non mi appartiene, se per il pubblico di massa un
frocetto che brilla sotto la luce del sole è un vampiro, ha vinto
lei.
Per arginare questo fenomeno, dobbiamo
rivolgerci a quella fetta di pubblico che odia Twilight (e non sono
pochi!) con prodotti che diano di nuovo una dignità ai nostri cari
succhia sangue. Sono sicuro che questo pubblico crescerà e, passato
il periodo Twilight, saranno loro il riferimento al quale vendere il
prodotto Vampiro. Qui alla Villain ci stiamo provando con Se Sei
Vivo, Spara! e Il Regno Dei Morti, la risposta è stata più che
positiva. Possiamo ben sperare!
5- Domanda finale, prima di cominciare
la mia personale maratona di Twilight: che futuro immagini per la
Villain?
In una prima fase, spero che lanci
definitivamente le nostre carriere, che riusciamo a strutturare bene
la nostra piccola realtà editoriale e che altri gruppi si
organizzino seguendo il nostro esempio. In una seconda fase, sarebbe
bello sfruttarla per tutte le idee che difficilmente troveranno sfogo
al di fuori della Villain, ma, soprattutto, mi piacerebbe mettere la
struttura al servizio di autori emergenti. In un contesto dove le
strutture editoriali tendono a scomparire, è fondamentale che noi
autori le creiamo per dare una possibilità alle future generazioni
di talenti.
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